Nei giorni scorsi il Presidente
della Commissione Sanità della regione Fabio Rizzi a nome della Lega ha
presentato una proposta che ha un duplice obiettivo: razionalizzare il sistema
sanitario lombardo e risparmiare almeno un miliardo e mezzo di euro. Nel
contempo Stefano Carugo, consigliere PdL ha presentato un altro piano, diverso.
E la Giunta Regionale?
Starebbe lavorando ad una terza proposta. Insomma una gran confusione. I
problemi delle strutture ospedaliere, ed in particolare quelli dell’ospedale di
Saronno, sono talmente evidenti che non si può più aspettare. Dell’attuale
azienda ospedaliera da cui Saronno dipende, secondo la proposta, l’ospedale di Busto
andrebbe con Legnano, Tradate con Varese e Saronno con Como. La riforma della
Sanità non può diventare una partita a risiko, un mero gioco a ridisegnare le
ASL e le aziende ospedaliere. La riforma della sanità deve partire dalla rinnovata
capacità di saper rispondere ai bisogni emergenti (cronicità, gestione
integrata del territorio) e alle nuove situazioni (differente quadro epidemiologico,
nuove patologie), deve partire dal ripensamento del modello di ospedale, dal
definire compiti e funzioni dei diversi soggetti coinvolti (Asl, ospedale, rete
ambulatoriale, rete cronicità, territorio, enti locali …); dal saper
coinvolgere e far partecipare gli operatori, le forze sociali, le
amministrazioni comunali e i cittadini. Non è certo con le sparate sui giornali
che si può invertire un trend di grave crisi e il depauperamento di funzioni
oggi in atto.
Francesco Licata @francodado
Partito Democratico @pdsaronno