Il calcio è solo un pretesto? La domanda sorge spontanea
dopo il triste epilogo della vicenda riguardante la rinascita del FBC Saronno.
Il medesimo soggetto che ormai da mesi ci subissa con roboanti comunicati
stampa, pressoché quotidiani, e con stoiche imprese quali la consegna in comune
dell’equivalente di immondizia prodotta in un palazzo di sei piani (chissà dove
l’avrà presa?) piuttosto che la potatura, solo metaforica come poi si è
rivelata, degli arbusti delle aiuole Saronnesi, questa volta si è realmente
superato.
Sì, perché farsi beffa delle istituzioni presentando
documenti “anomali” e comunque non conformi a quanto legalmente necessario e
richiesto, ostinandosi a ribadirne la correttezza formale, assume il connotato
dell’illecito e su questo chiediamo che venga fatta chiarezza.
Gli avvenimenti, tra l’altro, non hanno riguardato solo le
istituzioni, alle quali và in ogni caso riconosciuto il merito di aver gestito
con prudenza ed equidistanza la questione e di non averne fatta una questione
politica, ma tutti i tifosi, dai più accaniti ai semplici simpatizzanti, che in
assoluta buona fede hanno creduto nella bontà del progetto.
Saronno vanta una pluridecennale tradizione di eccellenza
sportiva, non solo nel calcio. Basta ricordare gli innumerevoli successi degli
atleti della OSA piuttosto che dei nuotatori della Rari Nantes nonché di tutti
quegli sportivi che negli sport cosiddetti minori, come softball o TchoukBall, hanno contribuito a portare in alto il nome della nostra Città.
Ammirevoli sono tutte quelle persone che
quotidianamente ed in modo completamente disinteressato dedicano molto del loro
tempo all’organizzazione ed alla gestione delle società sportive permettendo a
tutti, giovani e meno giovani, la pratica delle varie discipline.
Lode enorme và resa a coloro che negli anni
hanno dato il loro cuore, i loro polmoni e la “pelle delle loro ginocchia” allo
sport Saronnese a qualsiasi livello.
Tutti loro meritano il massimo rispetto!!
Francesco Licata @francodado
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